Affrontando il tema di "Peter Pan" ho capito che non bisogna voler crescere in fretta,
bisogna assaporare ogni momento della nostra vita e
soprattutto di quell’età spensierata che è l’infanzia.
L’infanzia può essere considerata come “elogio del dionisiaco”,
della fantasia e della creatività;
età complessa ma ricca di aspettative e significati nascosti.
Nelle società in cui viviamo si tende a sopprimere il bambino che c’è in noi,
il nostro “io”interiore , ovvero la nostra coscienza.
Attraverso l’arte surrealista si cerca di liberare il proprio “io”,
ci si lascia guidare dall’inconscio
che rivela la nostra realtà nascosta e a volte ignara a noi stessi.
Pascoli, Hugo e Baudelaire hanno visto nell’arte poetica una sorta di elevazione;
l’andare oltre l’immaginabile e liberarsi dagli schemi razionali (logica adulta)
per rivelare il mistero della vita, presente anche nelle cose più umili.
A mio avviso Peter Pan ci vuole educare a guardare la vita con occhi nuovi;
con appunto l’innocenza di un bambino e
non cadere sui soliti pregiudizi che la società ci ha trasmesso.
Bisogna però porre l’attenzione
sui problemi che può portare il “rimanere per sempre bambini”:
si rischia di rimanere inglobati su un'altra realtà , la nostra Neverland.
bisogna assaporare ogni momento della nostra vita e
soprattutto di quell’età spensierata che è l’infanzia.
L’infanzia può essere considerata come “elogio del dionisiaco”,
della fantasia e della creatività;
età complessa ma ricca di aspettative e significati nascosti.
Nelle società in cui viviamo si tende a sopprimere il bambino che c’è in noi,
il nostro “io”interiore , ovvero la nostra coscienza.
Attraverso l’arte surrealista si cerca di liberare il proprio “io”,
ci si lascia guidare dall’inconscio
che rivela la nostra realtà nascosta e a volte ignara a noi stessi.
Pascoli, Hugo e Baudelaire hanno visto nell’arte poetica una sorta di elevazione;
l’andare oltre l’immaginabile e liberarsi dagli schemi razionali (logica adulta)
per rivelare il mistero della vita, presente anche nelle cose più umili.
A mio avviso Peter Pan ci vuole educare a guardare la vita con occhi nuovi;
con appunto l’innocenza di un bambino e
non cadere sui soliti pregiudizi che la società ci ha trasmesso.
Bisogna però porre l’attenzione
sui problemi che può portare il “rimanere per sempre bambini”:
si rischia di rimanere inglobati su un'altra realtà , la nostra Neverland.
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